Recensione Film: La vita facile


“La vita facile” è un film del 2011 diretto da Lucio Pellegrini con Pierfrancesco Favino (Mario), Stefano Accorsi (Luca), Vittoria Puccini (Ginevra), Camilla Filippi (Elsa) e Ivano Marescotti (Sergio).

Genere: Commedia / Drammatico

Mario, medico che lavora presso la clinica diretta da Sergio Manzi, è un uomo sposato a Ginevra, ragazza della Roma bene. Il direttore dell’ospedale decide di mandare per qualche tempo Mario in Kenia, nell’ospedale dove lavora il figlio Luca in modo da tenerlo lontano da alcune beghe legali (ma non ho capito io…).
Il rapporto tra Mario, Luca e Ginevra è sempre stato delicato poiché anche Luca sembra essere innamorato della moglie dell’amico.
Quando Mario giunge in Kenia e trova Luca che lavora insieme ad Elsa in un posto al limite della sopravvivenza pensa al solo modo di ritornare in Italia ma lentamente inizia ad abituarsi e anche ad affezionarsi alla gente del luogo. Nel frattempo Ginevra si presenta in Kenia e racconta a Luca il vero motivo per cui Mario è stato inviato in Africa, che è tutt’altro che per solidarietà, e il triangolo…

Il film è sostenuto in gran parte dalla bravura di Favino e Accorsi (finalmente in un ruolo un po’ diverso dai suoi soliti). Vittoria Puccini…no comment (a me non piace, quindi sono assolutamente parziale).
Comunque il problema di questo film non sono gli attori, a mio avviso: è la storia che è piena di buchi e di cose suggerite maldestramente con un finale che non è assolutamente chiaro (e non perché sia ambiguo alla Lost). Se tutto porta ad una conclusione sulle qualità e soprattutto i difetti degli italiani (venalità, disonestà in primis), il finale non chiude il cerchio e lascia adito a troppi dubbi ed interpretazioni (che non rivelo).

Voto: 6 Finale misteriosamente poco chiaro
Ciao, J

Recensione Film: Baciami ancora


Film del 2009 diretto da Gabriele Muccino ed interpretato da Stefano Accorsi (Carlo), Vittoria Puccini (Giulia), Pierfancesco Favino (Marco), Giorgio Pasotti (Adriano), Claudio Santamaria (Paolo), Marco Cocci (Alberto), Sabrina Impacciatore (Livia) e Daniela Piazza (Veronica).

Dieci anni dopo “L’ultimo bacio” ritroviamo i protagonisti invecchiati ognuno con problematiche più o meno nuove: Carlo – quarantenne che vola di fiore in fiore e Giulia (precedentemente interpretata da Giovanna Mezzogiorno) con un nuovo compagno sono ormai quasi divorziati. Li unisce solo l’amore per la figlia Sveva.

Marco e Veronica sono in crisi perché non riescono ad avere un figlio.
Adriano è tornato dal lungo viaggio intrapreso con Paolo e Alberto (e dopo una detenzione di 2 anni per spaccio di droga)  ma la ex-moglie Livia non gli vuole far conoscere il figlio (Matteo) cresciuto da sola.
Paolo convive con gli psico-farmaci e sta tentando una vita normale con Livia.
Alberto continua la vita da scapolo dalle mille avventure sempre con il sogno di fuggire lontano per  rifarsi una vita.
Il ritorno di Adriano, che vuole incontrare il figlio abbandonato è l’innesco per il gruppo di amici di ritrovarsi e di mostrarci dove la vita li ha portati.

Personalmente ho trovato il film forzato. Sembra che i protagonisti siamo rimasti fermi a dieci anni prima e che la maturità sia sopraggiunta solo per Adriano, conscio dei propri errori e della possibilità di iniziare una nuova vita solo accettando le proprie colpe, senza giustificazioni.

Alberto rappresenta l’eterno Peter Pan e Muccino lo relega in una parte minuscola nel racconto, poteva anche farci credere che fosse rimasto all’estero a seguire i propri sogni senza mostrarcelo…

Paolo è un auto-distruttivo che non ha sviluppato una propria personalità e davanti alle difficoltà della vita si nasconde dietro le pasticche e solo una scelta drastica (non la migliore) gli cambierà il destino.

La storia di Carlo e Giulia mi sembra ridicola per come si risolve: assurda quanto banale.
A mio avviso la potenzialità del film poteva risiedere nell’unica evoluzione verosimile (la mancata gravidanza di Veronica e l’incapacità di Marco di ammettere di essere un uomo anche se con problemi di fecondità)… E seppur Favino sia molto bravo, anche questa sottotrama è semplicistica, per non parlare dell’amante di Veronica che viene illustrato senza sfumature: perfetto o ignobile.

In sostanza un film un po’ opprimente: non vedevo l’ora dei titoli di coda.

Sarebbe stato davvero meglio che “quel bacio” rimanesse davvero l’ultimo.

Voto: 5 Minestra riscaldata

Ciao, J

Saturno Contro, Prime, Vizi di famiglia, Spanglish


Un po’ di recensioni… 3 dalla tv, una dal cinema 🙂

[Prime]

Film con Uma Thurman e Meryl Streep. Uma Thurman è una neo-divorziata in analisi. Meryl Streep è la di lei analista. Caso vuole che la 37enne “Sposa di Kill Bill” s’innamori di giovine (23enne) figliolo della Streep. Da qui nascono gli equivoci (l’analista deve dare consigli conoscendo, l’oggetto delle sedute – il figlio, in prima persona?)

Il film è un mix : una pessima definizione potrebbe essere “commedia romantica agrodolce”. A mio avviso non si sa bene dove il regista voglia andare a parare: divertimento leggero, dramma sfumato, possibile storia “reale”? Troppe idee e confuse. Un po’ inconcludente. Al solito la Streep sopra tutti, non è una sorpresa.

Voto: 6-

[Vizi di famiglia]

Con Jennifer Aniston, Kevin Costner e soprattutto Shirley MacLaine (bravissima e divertente).

Cosa succede se scopri che la storia de “Il laureato” prende spunto da una tresca nella tua vita in cui tua nonna (Shirley MacLaine) è Mrs. Robinson, tua madre è la figlia contesa e Kevin Costner l’uomo che venne sedotto da tua nonna, cioè quel che era Dustin Hoffman nel film; l’uomo che s’innamoro’ di tua madre (e forse…) è probabilmente il tuo vero padre?

 Scusate il pasticcio…nel film è tutto più chiaro, credetemi!

Il film è scorrevole e abbastanza divertente, il personaggio di Shirley MacLaine è spassoso (mi domando quanto ci sia dell’attrice in quel caratterino…) e la storia interessante. Un film giusto per una serata rilassata.

Voto: 6.5 (Complimenti a Beau Borrows per la legge estesa della maniglia… 🙂 )

[Spanglish]

Vedo tra gli attori oltre a Tea Leoni (Deep Impact, Hollywood Ending) e Paz Vega (Parla con lei, Lucia y el sexo) Adam Sandler e m’immagino un filmettino stupidotto con happy end incorporato e invece…

Certo una commedia leggera ma con  qualche spunto davvero intelligente (la traduzione volante madre-figlia-capo in inglese[italiano] e spagnolo è un gioiellino), personaggi che riscuotono da subito simpatia e un finale che in un film del genere (anche se non un capolavoro) non t’aspetti davvero.

Son di parte perchè Adam Sandler mi piace molto (rientra nella categoria dei miei attori preferiti, quelli un po’ matti tipo Robin Williams o Jim Carrey) ma questo film senza esagerare mi ha proprio divertito. Gustoso (Sandler fa lo chef…)

Voto : 7

[Saturno contro]

Ozpetek ci racconta ancora una volta l’incrociarsi di vite di un gruppo di amici quantomai eterogeneo: Stefano Accorsi e Margherita Buy sono una coppia in crisi, Pierfrancesco Favino e (un sorprendente) Luca Argentero una coppia omosessuale in stato di grazia, Ennio Fantastichini l’ex-uomo ancora presente “in famiglia”, Ambra l’amica “fattona” esperta di oroscopi e Serra Yilmaz l’amica “saggia” e mordace (spirito di fuoco, per rimanere in tema astrale).

Un bel film, con personaggi veri, una famiglia “di amici e/o di amanti” allargata oltre ogni etichetta: che senso ha definirla pacs, dico o quelchevipare?

L’importante è l’amore sopra ogni cosa, l’amicizia profonda e il vivere il presente. Tutto qui. Alla faccia di quello che il resto del mondo può pensare ma senza ledere il rispetto di ogni singolo individuo ci dice che una sigla, un epiteto , una categoria non posso racchiudere la moltitudine di sentimenti della vita umana come un tappo su una bottiglia.

Questo è il messaggio di Ferzan Opzetek (almeno per come l’ho colto io, sia chiaro).

Un film ben fatto, struggente ed emoziante. Attori tutti “nella parte” e ottime sorprese da attori che spesso (io in primis) denigro nelle fiction (Isabella Ferrari, Luca Argentero, Lunetta Savino). Mi sorge spontaneo pensare che siano le storie a far la differenza, allora.

Ps [Curiosità]: La casa del film (quella di Lorenzo e Davide)  è quella vera del regista.

Voto: 7,5 (“Le fate ignoranti” rimane ancora un  gradino sopra).

Recensione Film: Saturno Contro, Prime, Vizi di famiglia, Spanglish


Un po’ di recensioni… 3 dalla tv, una dal cinema 🙂

[Prime]

Film con Uma Thurman e Meryl Streep. Uma Thurman è una neo-divorziata in analisi. Meryl Streep è la di lei analista. Caso vuole che la 37enne “Sposa di Kill Bill” s’innamori di giovine (23enne) figliolo della Streep. Da qui nascono gli equivoci (l’analista deve dare consigli conoscendo, l’oggetto delle sedute – il figlio, in prima persona?)

Il film è un mix : una pessima definizione potrebbe essere “commedia romantica agrodolce”. A mio avviso non si sa bene dove il regista voglia andare a parare: divertimento leggero, dramma sfumato, possibile storia “reale”? Troppe idee e confuse. Un po’ inconcludente. Al solito la Streep sopra tutti, non è una sorpresa.

Voto: 6-

[Vizi di famiglia]

Con Jennifer Aniston, Kevin Costner e soprattutto Shirley MacLaine (bravissima e divertente).

Cosa succede se scopri che la storia de “Il laureato” prende spunto da una tresca nella tua vita in cui tua nonna (Shirley MacLaine) è Mrs. Robinson, tua madre è la figlia contesa e Kevin Costner l’uomo che venne sedotto da tua nonna, cioè quel che era Dustin Hoffman nel film; l’uomo che s’innamoro’ di tua madre (e forse…) è probabilmente il tuo vero padre?

 Scusate il pasticcio…nel film è tutto più chiaro, credetemi!

Il film è scorrevole e abbastanza divertente, il personaggio di Shirley MacLaine è spassoso (mi domando quanto ci sia dell’attrice in quel caratterino…) e la storia interessante. Un film giusto per una serata rilassata.

Voto: 6.5 (Complimenti a Beau Borrows per la legge estesa della maniglia… 🙂 )

[Spanglish]

Vedo tra gli attori oltre a Tea Leoni (Deep Impact, Hollywood Ending) e Paz Vega (Parla con lei, Lucia y el sexo) Adam Sandler e m’immagino un filmettino stupidotto con happy end incorporato e invece…

Certo una commedia leggera ma con  qualche spunto davvero intelligente (la traduzione volante madre-figlia-capo in inglese[italiano] e spagnolo è un gioiellino), personaggi che riscuotono da subito simpatia e un finale che in un film del genere (anche se non un capolavoro) non t’aspetti davvero.

Son di parte perchè Adam Sandler mi piace molto (rientra nella categoria dei miei attori preferiti, quelli un po’ matti tipo Robin Williams o Jim Carrey) ma questo film senza esagerare mi ha proprio divertito. Gustoso (Sandler fa lo chef…)

Voto : 7

[Saturno contro]

Ozpetek ci racconta ancora una volta l’incrociarsi di vite di un gruppo di amici quantomai eterogeneo: Stefano Accorsi e Margherita Buy sono una coppia in crisi, Pierfrancesco Favino e (un sorprendente) Luca Argentero una coppia omosessuale in stato di grazia, Ennio Fantastichini l’ex-uomo ancora presente “in famiglia”, Ambra l’amica “fattona” esperta di oroscopi e Serra Yilmaz l’amica “saggia” e mordace (spirito di fuoco, per rimanere in tema astrale).

Un bel film, con personaggi veri, una famiglia “di amici e/o di amanti” allargata oltre ogni etichetta: che senso ha definirla pacs, dico o quelchevipare?

L’importante è l’amore sopra ogni cosa, l’amicizia profonda e il vivere il presente. Tutto qui. Alla faccia di quello che il resto del mondo può pensare ma senza ledere il rispetto di ogni singolo individuo ci dice che una sigla, un epiteto , una categoria non posso racchiudere la moltitudine di sentimenti della vita umana come un tappo su una bottiglia.

Questo è il messaggio di Ferzan Opzetek (almeno per come l’ho colto io, sia chiaro).

Un film ben fatto, struggente ed emoziante. Attori tutti “nella parte” e ottime sorprese da attori che spesso (io in primis) denigro nelle fiction (Isabella Ferrari, Luca Argentero, Lunetta Savino). Mi sorge spontaneo pensare che siano le storie a far la differenza, allora.

Ps [Curiosità]: La casa del film (quella di Lorenzo e Davide)  è quella vera del regista.

Voto: 7,5 (“Le fate ignoranti” rimane ancora un  gradino sopra).