Recensione Film: John Wick – Chapter 2


Titolo originale: John Wick – Chapter 2.
Film del: 2017
Diretto da: Chad Stahelski
Genere: azione
Durata: 122 minuti
Con:
Keanu Reeves: Jonathan “John” Wick
Riccardo Scamarcio: Santino D’Antonio
Ian McShane: Winston
Ruby Rose: Ares
Common: Cassian
Claudia Gerini: Gianna D’Antonio
Lance Reddick: Charon
Laurence Fishburne: Bowery King

 

 

Trama parzialmente tratta da Wikipedia :

Il leggendario sicario John Wick è finalmente riuscito a concludere la sua sanguinosa missione vendicativa nei confronti dei Tarasov, riprendendosi la sua macchina e tornando a casa, pronto a godersi la pensione in pace. Ciò che lo lega ancora al suo passato però è un pegno, un debito sigillato col sangue con un boss della camorra, Santino D’Antonio, che, avendo saputo del ritorno del killer a cui aveva concesso di ritirarsi dal sotto-mondo della malavita, è venuto a riscuotere e a chiedere di saldarlo. Santino gli commissiona l’omicidio della sorella Gianna per assicurarsi di ereditare il suo posto al tavolo alto della malavita globale, prendendo così il controllo della camorra stessa.

Commento:

Se il primo capitolo aveva un minimo senso logico stavolta non ho davvero capito il significato di questa pellicola se non l’eventuale guadagno ad ogni morto ammazzato tipo “shoot to pay”. Già l’inizio è insensato: John Wick si va a riprendere la macchina rubatagli nel primo capitolo e pur di recuperarla ammazza metà città e distrugge quasi completamente la sua Ford Mustang Boss 429…bah!
Poi non accetta di onorare un pegno con un boss perché “si è ritirato” per poi repentinamente accettare appena gli disintegrano la casa, conseguenza che era prevedibile e quindi evitabile accettando subito, ma vuoi mettere un’esplosione di un’inrea casa che figata? Strano che il cane sia sopravissuto…
In sostanza il film è tutto una sparatoria, zuffe, incidenti e non sollevano di certo la qualità del film l’ambientazione (folkloristica) italiana, la riunione della coppia Neo/Morpheus (Reeves/Fishburne) e l’ipotetica “Tavola” del peggio della malavita mondiale (idea quantomeno assurda).
Ed ora aspettiamo il capitolo 3 anche se non oso pensare ad un’idea interessante che possa rivitalizzare John Wick, peccato perché Keanu Reeves mi piace come attore ed è sprecato, a mio avviso.

TRAILER

Voto: 6 Life is like a shooting videogame.

Recensione Film: John Wick – Chapter 2


Titolo originale: John Wick – Chapter 2.
Film del: 2017
Diretto da: Chad Stahelski
Genere: azione
Durata: 122 minuti
Con:
Keanu Reeves: Jonathan “John” Wick
Riccardo Scamarcio: Santino D’Antonio
Ian McShane: Winston
Ruby Rose: Ares
Common: Cassian
Claudia Gerini: Gianna D’Antonio
Lance Reddick: Charon
Laurence Fishburne: Bowery King

 

 

Trama parzialmente tratta da Wikipedia :

Il leggendario sicario John Wick è finalmente riuscito a concludere la sua sanguinosa missione vendicativa nei confronti dei Tarasov, riprendendosi la sua macchina e tornando a casa, pronto a godersi la pensione in pace. Ciò che lo lega ancora al suo passato però è un pegno, un debito sigillato col sangue con un boss della camorra, Santino D’Antonio, che, avendo saputo del ritorno del killer a cui aveva concesso di ritirarsi dal sotto-mondo della malavita, è venuto a riscuotere e a chiedere di saldarlo. Santino gli commissiona l’omicidio della sorella Gianna per assicurarsi di ereditare il suo posto al tavolo alto della malavita globale, prendendo così il controllo della camorra stessa.

Commento:

Se il primo capitolo aveva un minimo senso logico stavolta non ho davvero capito il significato di questa pellicola se non l’eventuale guadagno ad ogni morto ammazzato tipo “shoot to pay”. Già l’inizio è insensato: John Wick si va a riprendere la macchina rubatagli nel primo capitolo e pur di recuperarla ammazza metà città e distrugge quasi completamente la sua Ford Mustang Boss 429…bah!
Poi non accetta di onorare un pegno con un boss perché “si è ritirato” per poi repentinamente accettare appena gli disintegrano la casa, conseguenza che era prevedibile e quindi evitabile accettando subito, ma vuoi mettere un’esplosione di un’inrea casa che figata? Strano che il cane sia sopravissuto…
In sostanza il film è tutto una sparatoria, zuffe, incidenti e non sollevano di certo la qualità del film l’ambientazione (folkloristica) italiana, la riunione della coppia Neo/Morpheus (Reeves/Fishburne) e l’ipotetica “Tavola” del peggio della malavita mondiale (idea quantomeno assurda).
Ed ora aspettiamo il capitolo 3 anche se non oso pensare ad un’idea interessante che possa rivitalizzare John Wick, peccato perché Keanu Reeves mi piace come attore ed è sprecato, a mio avviso.

TRAILER

Voto: 6 Life is like a shooting videogame.

Recensione Film: John Wick – Chapter 2 è stato pubblicato originariamente su AuroraBoreale

Recensione Film: John Wick


Film del 2014
Diretto da Chad Stahelski e David Leitch
Genere: azione

Durata: 100 minuti

Con:

Keanu Reeves: Jonathan “John” Wick
Michael Nyqvist: Viggo Tarasov
Alfie Allen: Yosef Tarasov
Willem Dafoe: Marcus
Dean Winters: Avi
Adrianne Palicki: Ms. Perkins

Trama parzialmente tratta da Wikipedia : John Wick è un ex assassino che da circa cinque anni si è ritirato per vivere con la moglie, che però muore a causa di un male incurabile; come ultimo regalo della donna John riceve una cagnolina, pochi giorni dopo il funerale, a cui si affeziona molto.

Un giorno, mentre è a fare rifornimento con la sua auto, viene notato da un ragazzo russo, che gli propone senza successo di comprare la vettura; quella notte, il giovane e i suoi compari si intrufolano in casa di John, lo picchiano brutalmente e gli rubano l’auto dopo aver ucciso la sua cagnolina. John, ripresosi, si reca dal suo amico Aurelio, un trafficante d’auto a cui il ragazzo si era inutilmente rivolto per rendere la macchina non rintracciabile, e scopre che ad aggredirlo è stato Yosef Torasov, il figlio di Viggo, il principale boss della città.

Commento: Partendo dal presupposto che il motivo della vendetta di John Wick nei confronti di Yosef Tarasov è risibile e sproporzionato e in sostanza solo una giustificazione alla storia che ne segue, il film è divertente con tutti i limiti che questo genere impone: morti a tonnellate, combattimenti assurdi, imbattibilità dell’eroe quasi divina e finale prevedibile. Con tutto questo il film mi è piaciuto perché prevale la voglia di vedere cosa s’inventa il protagonista e come esce dalle situazioni in  cui si “infogna”.

Voto: 7.5 Mai litigare con un killer, anche se in pensione.

Recensione Film: Ultimatum alla terra


Film del 2008 remake del più celebre (e migliore) girato nel 1951 qui interpretato da Keanu Reeves (è Klatuu), Jennifer Connelly, Jaden Smith e Kathy Bates.

1928. Un alpinista sulle montagne del Karakorum, in India trova un oggetto sferoidale luminoso. Lo apre e ne viene investito da una luce possente. Sviene ed al risveglio si trova con una “goccia” sul dorso della mano.

Giorni nostri. La Dottoressa Benson (J.Connelly) viene reclutata a forza per la “sicurezza nazionale” e caricata su un elicottero che la porta insieme ad altri scienziati di vario tipo (geologi, astronomi, astrobiologhi, fisici nucleari ecc) in un centro per lo studio di un oggetto che sta per entrare in collisione con la terra, ma con sopresa di tutti, l’oggetto volante non identificato invece di schiantarsi atterra a New York nel Central Park. Ne esce un uomo accompagnato da un enorme robot e gli umani, spaventati, sparano all’alieno ritenendolo ostile.

La Dottoressa lo segue nel laboratorio ove l’alieno si risveglia e dove quest’ultimo comunica che deve parlare all’Onu perchè è venuto per salvare la terra ma, ostinatamente, nessuno gli dà credito e si tenta di interrogarlo, scoprire per quale motivo è arrivato sulal terra, se è pronta un’invasione e come fermare il robot a guardia dell’astronave.

Non aggiungo altro della trama.

Il film ricalca il senso d’impotenza dell’uomo verso l’ignoto e l’istinto aggressivo verso quello che è diverso da noi. Qui si gioca sul destino della terra legato all’autolesionismo dell’uomo che sta portando il pianeta verso il collasso. Nel 1951 la paura era di tipo atomico e quindi il messaggio alieno era “fermate la corsa al nucleare o vi annienteremo noi”.
Anche qui c’è il ruolo di Gort (ma stavolta non occorre la mitica frase “Klatuu Barada Nikto”) e quello di Klatuu nel dare l’ultimatum del titolo.

Che dire… la storia è interessante e il tema spostato verso l’ambientalismo è coerente (molto sentito per tutto ciò che effettivamente stiamo causando alla Terra) ma, il film pur sorretto da effetti visivi notevoli manca di spessore nei personaggi (stereotipi), di simpatia e soprattutto di un senso logico. Sfugge un po’ il senso del perchè Klatuu cambi idea, personalmente se fossi stato l’alieno non mi sarei commosso più di tanto e avrei proseguito con l’ultimatum fino in fondo… 🙂 E che dire del reclutamento degli scienziati  un’ora e 18 minuti prima dell’impatto? A cosa serve?

Keanu Reeves è apatico quanto basta per sembrare alieno (non so quanto sia positivo ma tant’è) e  Jennifer Connelly lo è altrettanto quando invece dovrebbe rappresentarci nell’umanità dei sentimenti e delle emozioni…bah… Jaden Smith che mi era piuttosto piaciuto ne “La ricerca della felicità” qui mi sembra invece molto antipatico e sembra che voglia primeggiare – più di quello richiesto dal ruolo. E anche Kathy Bates mi sembra spiazzata in un ruolo a lei non congeniale. Un cast troppo disunito.

Concludendo: un’altra occasione sprecata.

Voto 5.5 Promette ma non mantiene, sciapo.